La “Madre dei Bimbi” di Cigoli è una figura venerata da secoli, la cui storia è intrinsecamente legata a un evento miracoloso avvenuto nel XV secolo. Secondo la tradizione, il 21 luglio 1451, una madre disperata della famiglia Mainardi di Treggiaia, dopo aver perso due figli e temendo per la vita del terzo nato morto, incontrò una donna di nobile aspetto mentre si dirigeva verso il fiume Roglio con l’intento di togliersi la vita. Questa donna la confortò, la convinse a tornare a casa e, toccando il neonato, lo riportò in vita. Alla domanda su chi fosse, la misteriosa figura rispose: “Io mi chiamo Maria ed abito a Cigoli tra Rocco e Michele”, per poi scomparire emettendo raggi di luce. In seguito, la madre riconobbe nella statua della Madonna di Cigoli la sua salvatrice, rafforzando la devozione popolare verso questa immagine sacra.

L’immagine della Madonna, conosciuta come “Madre dei Bimbi”, è una scultura lignea risalente al XIV secolo, custodita nel Santuario di Cigoli. Nel 1381, gli Umiliati commissionarono un’edicola gotica per ospitare la venerata scultura, segno della crescente importanza del culto mariano nella regione. Nel corso dei secoli, il santuario è diventato meta di pellegrinaggi, specialmente da parte di genitori che invocano la protezione e la salute dei propri figli. La devozione è testimoniata anche da numerosi ex voto presenti nel santuario, simbolo di gratitudine per le grazie ricevute.

Oltre al suo significato spirituale, il Santuario di Cigoli rappresenta un patrimonio artistico e culturale. Al suo interno si possono ammirare opere d’arte di rilievo, tra cui affreschi e sculture che narrano la storia della “Madre dei Bimbi” e dei miracoli a lei attribuiti. La comunità locale continua a celebrare annualmente la ricorrenza del miracolo del 21 luglio 1451, mantenendo viva una tradizione che unisce fede, storia e arte in un’unica esperienza di devozione popolare.

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